E’ facile provare emozione davanti ad un fiore. I fiori sono uno degli spettacoli più belli della natura a cui tutti possiamo accedere. E se anche fossimo privi di vista potremmo godere del loro profumo. I fiori sono davvero un dono e sono anche un modo per esprimere emozioni senza parole. Portiamo fiori ad una persona amata, ad un altare per ringraziare qualcuno o per congratularci. Perchè il fiore davvero è un dono.
E dietro ai fiori c’è una simbologia spirituale. Il più conosciuto come simbolo è il fiore di loto che rappresenta la purezza, il risveglio spirituale e la fedeltà. È considerato un fiore puro in quanto è in grado di nascere perfettamente pulito dalle acque torbide.
Ma il fiore può anche essere un simbolo di noi stessi e meditare questo simbolo ci può aiutare ad affrontare la vita come ci insegna Thich Nhat Hanh, monaco buddhista, poeta e attivista vietnamita per la pace:
“Tutti noi, i bambini come gli adulti, siamo dei bei fiori. Le nostre palpebre sono proprio come i petali delle rose, specialmente quando i nostri occhi sono chiusi. Le nostre orecchie sono come la bellezza radiante del mattino che ascolta il canto degli uccelli. Le nostre labbra formano uno splendido fiore ogni volta che sorridiamo. E le mani sono un fiore di loto con cinque petali. La pratica consiste nel mantenere vive e presenti le nostre caratteristiche di fiori, non solo per il nostro bene, ma per la felicità di ogni essere.
Sapete, se lasciate un fiore fuori dall’acqua per alcune ore, lo stelo si inaridisce. Quando lo rimettete nel vaso, potrebbe essere troppo tardi: potrebbe non riuscire più ad assorbire l’acqua. Per salvare il fiore, dovete tagliare un pezzetto dello stelo, se possibile tenendolo sommerso, in modo che l’acqua torni subito a fluire nelle cellule. Potete anche incidere un po’ i lati dello stelo, per favorire l’assorbimento laterale dell’acqua. In poco tempo, il vostro fiore tornerà a sorridere.
Ognuno di noi è un fiore, ma qualche volta siamo un po’ appassiti e abbiamo bisogno di riacquistare vigore. Noi fiori umani abbiamo bisogno d’aria. Se inspiriamo ed espiriamo profondamente, in modo cosciente, rifioriamo immediatamente. Possiamo respirare seduti, stando in piedi, coricati o camminando: dopo pochi minuti avremo riacquistato abbastanza freschezza da poter condividere il nostro fiore con gli altri. I nostri amici hanno bisogno che noi siamo un fiore. Qualche volta potranno sentirsi tristi, ma nel vederci felici si ricorderanno del loro fiore e torneranno a sorridere. Ci sosteniamo l’uno con l’altro. Se sappiamo come far rivivere il nostro fiore quando non è più molto fresco, stiamo veramente servendo la comunità.
La meditazione è portare pace, gioia e armonia a noi stessi e agli altri. ‘Fermarsi’ è la base della pratica meditativa. Per mantenere la freschezza del nostro fiore dobbiamo imparare a fermare le preoccupazioni, le ansie, l’agitazione e la tristezza, così da poter trovare pace e felicità e sorridere ancora. Quando le cose non vanno, è bene fermarsi per impedire che le energie sgradevoli e distruttive continuino a operare. Fermare non vuol dire reprimere: significa prima di tutto calmare. Se vogliamo che l’oceano sia calmo, non gettiamo via la sua acqua. Senza l’acqua, non resta niente. Quando ci rendiamo conto della presenza della rabbia, della paura e dell’agitazione dentro di noi, non è che dobbiamo sbarazzarcene. Dobbiamo soltanto inspirare ed espirare coscientemente, e già questo è sufficiente a placare la tempesta. Ma non c’è bisogno di aspettare una tempesta per iniziare a praticare. Quando non stiamo soffrendo, la respirazione cosciente ci fa sentire meravigliosi, e questo è il miglior modo per prepararci ad affrontare i problemi, quando si presenteranno.
Respirare è il miglior modo di fermarsi: ci permette di fermare l’infelicità, l’agitazione, la paura e la rabbia. Si può praticare la respirazione cosciente stando seduti o coricati, camminando, stando in piedi o in qualsiasi altra posizione. Senza pensare a nient’altro, ripetete in silenzio: “Inspirando, io so che sto inspirando. Espirando, io so che sto espirando”. Se volete, potete ripetere semplicemente “Dentro” mentre inspirate, e “Fuori” mentre espirate. Sappiamo che chi soffre d’asma non desidera altro che poter respirare liberamente, e possiamo ricordarci quanto sia bello respirare. La respirazione ci nutre, e può darci tanta felicità. Praticate “Dentro / Fuori” per quante volte volete, magari cinque, dieci, venti volte, o anche di più. Questo esercizio è essenziale per la pratica del fermarci, calmarci e quindi ritornare alla nostra vera casa, nel momento presente.
Poi, quando vi sentite pronti, provate a seguire questo pensiero: “Inspirando, io mi vedo come un fiore. Espirando, mi sento fresco”. Inspirando, ripetete “Fiore”, ed espirando ripetete “Fresco”. Tutti noi siamo nati come fiori, ma dopo una vita trascorsa nell’ansia e nelle preoccupazioni possiamo aver perso la nostra vitalità originaria; possiamo non aver custodito bene il nostro fiore. Praticando questo verso lo innaffiamo. Se lo faremo bene, ogni cellula del nostro corpo sorriderà, e in soli cinque o dieci secondi, giusto il tempo per inspirare ed espirare, avremo recuperato la freschezza del nostro fiore. Continuiamo per un po’ finché la freschezza diventa qualcosa di solido, tangibile.
Quando vediamo qualcuno che conserva davvero la sua freschezza, ci fa piacere sedergli vicino. È uno che sa conservarsi come un fiore. Con la respirazione consapevole, anche noi possiamo recuperare la nostra freschezza. I giovani che non hanno sofferto molto sono ancora dei bei fiori, quel genere di fiori che può essere sorgente di gioia per chiunque e in ogni momento. Semplicemente inspirando ed espirando, e sorridendo, riusciamo anche noi ad avere un fiore da offrire agli altri, e più pratichiamo la respirazione e il sorriso, più il nostro fiore diventa bello. Un fiore non deve fare niente di particolare per rendersi utile, un fiore non deve fare altro che essere un fiore. Tutto qui. Basta un solo essere umano, se è un vero essere umano, per far gioire il mondo intero. Per questo motivo vi chiedo di inspirare ed espirare e di far rifiorire il vostro fiore. Fatelo per noi tutti. La vostra freschezza e la vostra gioia sono la pace di tutti”.