sabato 25 e domenica 26 novembre 2023
In ogni cosa che finisce c’è l’inizio di qualcos’altro. La morte non è in opposizione alla vita, non c’è dualità in questo, come invece noi pensiamo.
La morte è complementare alla nascita, almeno in questo mondo.
Dove c’è la nascita c’è anche la morte e la vita include tutto questo. La vita in qualche modo è eterna, perché è il ciclo della nascita e della morte, tutti i cicli compongono ed appartengono alla vita. Come la nostra anima, che appartiene alla vita, non solo dalla nascita e fino alla morte.
Nella vita diamo molto peso alle cose materiali, ci identifichiamo con queste, e trascuriamo il valore della vita interiore. Per questo motivo la morte ci spaventa, pensiamo che sia una perdita totale.
Sapere affrontare la morte con serenità aiuta moltissimo ad affrontare la vita con serenità, ogni attimo diventa importante per non lasciare niente in sospeso, di non concluso, per terminare ogni giorno con una profonda pace. Dobbiamo morire, perciò il nostro ego è destinato ad andarsene, come tutte le forme cui lo abbiamo associato, come le relazioni sociali con cui ci siamo identificati. Accettare la morte, imparare a morire, a lasciare andare le cose, sapere che possono avere una fine, ci aiuta anche nella vita pratica quotidiana. Ogni piccola sconfitta può essere vista come una piccola morte, come la conclusione di un ciclo, all’interno del ciclo della nostra vita.
Imparare ad elaborare la morte e la perdita (sono vissuti come lutti anche la fine di una relazione o la perdita di cose materiali che ci appartengono e con cui ci identifichiamo) è un’esperienza altamente spirituale che può rendere la nostra vita più ricca e più autentica.
Il weekend è condotto da Silvia Gnudi, counselor olistico gestaltico e Lisa Rimondi, psicologa e counselor olistico gestaltico.
Il costo della sola giornata di sabato è 100 euro.
Per informazioni e iscrizioni: ildelfinoblu2006@gmail.com