Dal 6 aprile 2021 ha preso vita un progetto che era da molto tempo in cantiere e ora grazie all’impegno di alcune donne può vedere la “luce”. Un gruppo eterogeneo costituito da professionisti della relazione di aiuto e da volontarie che si occuperanno della parte organizzativa. La speranza è di diventare un riferimento per quelle donne che hanno dimenticato il loro valore e i loro diritti. Lo sportello sarà accessibile tramite mail o cellulare e darà la possibilità alle donne di avere un sostegno emotivo ed eventualmente la possibilità di essere indirizzate alle competenze professionali adeguate a livello giuridico e legislativo. Il progetto avrà la sede fisica nella nostra Associazione, in via Bianchi 16 a Budrio.
E’ possibile contattarci tramite mail a: sportellodonnadelfinoblu@gmail.com, e dalle 9 alle 18 tramite cellulare al numero: 3534259257
LA VIOLENZA PSICOLOGICA: SUBDOLA, INVISIBILE, TRAUMATICA
La violenza sulle donne non è solo violenza fisica, abuso sessuale o stalking. Questo sono le manifestazioni estreme di un processo che certamente parte da una violenza psicologica troppo spesso ignorata, sottostimata e negata dalle stesse vittime. Il maltrattamento psicologico è una forma molto grave ed invalidante di abuso e una profonda mancanza di rispetto nei confronti della vittima. Invisibile pertanto subdola e tossica. Si tratta di strategie che progressivamente portano al controllo totale della vittima attraverso comportamenti umilianti da parte del persecutore che ledono profondamente l’autostima e la dignità della vittima che finisce per ritenersi incapace e priva di valore. Il persecutore vuole avere il controllo totale della donna vittimizzata, distruggendo la sua visione di sé e del mondo. Demolendo ogni sua sicurezza. Le strategie di sopraffazione, controllo ed umiliazione portano il vuoto intorno alla compagna, isolandola progressivamente e totalmente da amici e dalla famiglia. La donna si trova senza relazioni sociali e affettive. Impaurita e deprivata emotivamente finisce, in maniera paradossale, per trovare nel compagno abusante l’unica fonte “di amore”. La violenza psicologica è subdola e invisibile perché è fatta di offese, pesanti accuse, gelosia morbosa. La donna, scusa il compagno in mille modi, dà mille possibilità, e nella sua solitudine diventa sempre più insicura, vulnerabile, invisibile a sé e agli altri. Abituata ad essere svalorizzata, offesa ed umiliata dal compagno finisce per umiliare se stessa e perdersi. Essa stessa dubita di ciò che prova.
La violenza è sempre graduale: parte da atteggiamenti svalorizzanti poi a insulti, umiliazioni e controllo ossessivo fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla violenza fisica. Ma già la stessa violenza psicologica è profondamente traumatica per la donna. Pertanto è fondamentale una presa in carico precoce, da parte della rete di supporto per le donne, della situazione di violenza. Ed è proprio in questa ottica di cura ma anche di prevenzione che è nato lo sportello di ascolto. Perché una donna consapevole di sé, una donna che si ascolta e che si ritiene amabile e degna di amore è una donna che impara “a salvarsi la vita” prima che sia troppo tardi. Perché questo tipo di “amore”, fatto di gelosia, controllo e possessività non è amore. L’amore vero ha sempre a che fare con la libertà, il rispetto, la tenerezza, il prendersi cura del partner.
Dott.ssa Lisa Rimondi, Psicologa Clinica e Counselor